I temi di sostenibilità ed etica ambientale per la tutela del consumatore diventano sempre più dibattuti nel complesso mondo della produzione e vendita di generi alimentari ed il settore dell’ortofrutta non fa eccezione.
Secondo un rapporto di ConsumerLab, riportato sulla rivista Fruitbook Magazine (qui l’articolo), si stima che un grande numero di aziende, circa l’80% sul campione raccolto, non pubblica affatto il bilancio di sostenibilità, mentre il restante 20% lo rende confuso o complesso da leggere.
Quanto incide questo atteggiamento rispetto alle richieste di un consumatore, sempre più attento ed informato?
La sostenibilità per la tutela dell’ambiente e del consumatore
Di fatto, l’unico dato, piuttosto incerto, che arriva al consumatore in merito alla sostenibilità di un’azienda proviene dalla pubblicità, che resta, spesso, la sola fonte di informazione derivante dal marketing e dalle strategie messe in atto per comunicare la qualità del prodotto.
Per quanto sia fondamentale saper raccontare bene la propria storia, prodotti e professionalità è importante conoscere l’esigenza del consumatore, che sempre più spesso desidera conoscere in maniera più dettagliata cosa sta effettivamente acquistando, con un occhio particolare verso i generi alimentari.
Nel settore ortofrutticolo, come in tutti gli ambiti di produzione e vendita di prodotti freschi, il tema sostenibilità si affaccia in misura maggiore. Esistono numerose associazioni di consumatori sempre pronte a far luce sull’argomento, che si occupano di reperire informazioni in merito alla qualità del prodotto per la tutela dell’ambiente e del consumatore.
Secondo il rapporto, dunque, è emerso che si è sempre più attenti alla qualità e alla reputazione dell’azienda prima ancora che al prezzo. Di fatto, si è disposti a spendere di più, rispetto al risparmio ottenuto nell’acquisto di un prodotto di qualità inferiore o un servizio meno efficiente.
Se è vero, come riferiscono i dati, che il consumatore punta sulla qualità a scapito del prezzo, è altrettanto vero che la sua tendenza è quella di informarsi sempre di più trasversalmente (siti aziendali o autorevoli, giornali, riviste ufficiali).
Cosa influisce sulla scelta alimentare dei consumatori italiani?
Sono sicuramente tre i criteri di selezione che il consumatore mette in atto nella scelta di un prodotto alimentare, ovvero artigianalità, provenienza e Km0. Di fatto, ci si affida all’idea dell’italianità come garanzia di un prodotto qualitativamente superiore e sostenibili.
Quando si sceglie frutta e verdura in particolare oltre il 50% dei consumatori preferisce acquistare prodotti a Km0, quindi da aziende agricole locali, ma un gran numero sceglie di acquistare i prodotti che riportano le indicazioni geografiche riconosciute dall’Unione Europea, come i marchi IGP che identificano, ad esempio, le mele Val Venosta.
F.lli Marocca si impegna da sempre nella selezione di frutta e verdura a Km0 a sostegno delle imprese locali e con un occhio di riguardo alla stagionalità, freschezza e sostenibilità, per la tutela del consumatore e le sue esigenze nutrizionali e alimentari.